Scarpa alta antinfortunistica Pezzol Scott S3
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Per chi ha ancora dubbi o domande.
Riassunto:
Innanzitutto le scarpe antinfortunistiche vanno scelti in base del lavoro svolto, verificando il livello di protezione individuale richiesto. È evidente che i requisiti della calzatura antinfortunistica per un operaio edile sono diverse da quelli di un pavimentista o di un cuoco in cucina.
Normative. Per garantire la protezione individuale dei piedi per diversi mansioni, le scarpe antinfortunistiche sono regolamentate dalle norme EN ISO 20344, EN ISO 20345, EN ISO 20347, EN ISO 17249, EN ISO 13287.
La normativa distingue tra le seguenti categorie di scarpe per l‘uso professionale:
Le scarpe antinfortunistiche più comuni in commercio sono classificati S1P e S3. Cosa significano queste sigle?
La scarpa S3 unisce le caratteristiche della S1P e la penetrazione e assorbimento acqua nella tomaia – WRU, della S2. La differenza sostanziale della classe S1P e la S3 è che la scarpa S3 possiede una tomaia resistente alla penetrazione dell’acqua per almeno 60 minuti. In pratica questo significa che questa calzatura è ideale per chi lavora soprattutto all‘esterno e/o anche sotto pioggia. Per lavorare in ambienti interni il grado di traspirazione della S1P di solito è migliore.
Per capire meglio le differenze tra i singoli modelli, di seguito alcuni informazioni che riguardano il puntale e la lamina antiperforazione.
Il puntale inserito nella tomaia della scarpa di sicurezza con sigla S, ha la funzione di proteggere le dita del piede da schiacciamenti e urti fino a 200 Joule (es. pratico: un peso di 10 kg che cade dall’altezza di 2 metri).
Di che tipi di materiali sono fatti i puntali?
Il puntale della calzatura professionale può essere fatta in:
Il puntale in acciaio è quello più usato perchè offre una alto livello di resistenza e protezione, ha uno spessore minimo e un costo di produzione inferiori ad altri materiali. I svantaggi sono che hanno un peso più alto in confronto ad altri materiali, possono prendere ruggine e se si lavora con detector, probabilmente non idonei.
Il puntale in acciaio perforato pesa meno, offrendo in dipendenza dal modello scelto caratteristiche di protezione simili a quello non perforato.
Il puntale in alluminio è stato sviluppato dalle aziende produttrici per poter soddisfare la richiesta di scarpe antinfortunistiche più leggere e più comode. Non è magnetico e anche con uno spessore ridotto (2,5mm) rispetta le norme vigenti. I costi di produzione del puntale in alluminio sono più alti e rimane lo svantaggio per chi lavoro con metal detector.
I puntali in materiale sintetico di solito viene realizzato in polimerico rispettando comunque le prescrizioni delle Normative EN ISO 20344/ EN ISO 20345 e CSA standard Z195-02. I vantaggi sono: leggerezza, non magnetico, isolante termico, idoneo per chi lavora con metal detector. Dovuto al materiale e la costruzione lo spessore del puntale è più alto (6/7mm) e ha dei costi più alti.
Puntali in vetroresina vengono prodotti da strati in fibra di vetro e particolati in gomma. Questo tipo di puntale è certificato EN 12568 per la protezione fino a 200 Joule. sul mercato si trovano anche modelli realizzati con strati di Kevlar. Oltre ad essere leggero ed avere uno spessore minimo questo tipo di puntale è anche resistente alle temperature alte. Lo svantaggio è che hanno un elevato costo in produzione.
Secondo la nostra esperienza, se il puntale da fastidio, consigliamo di provare un altro tipo di scarpa antinfortunistica con tecnologia diversa che si adatta meglio al piede. I produttori principali di scarpe antinfortunistiche sono al corrente di queste problematiche e hanno sviluppato scarpe antinfortunistiche sempre più comode con puntali sempre più sottili ma allo stesso momento anche più resistenti, grazie a materiali innovativi e forme più ergonomiche.
Esempio: La Base Protection ha sviluppato il puntale Slip Cap, un puntale in composito, molto sottile per dare più spazio alle dita dei piedi.
Pianta larga e puntale: la Grisport usa un puntale largo per evitare fastidi ai piedi. I puntali in metallo e composito sono abbastanza corti per permettere al piede di piegarsi.
In ogni caso è importante scegliere la misura giusta e portare calze tecniche che compensano il contatto tra scarpa e piede.
In passato le lamine antiperforazione erano di solito in acciaio. Oggi la maggior parte dei produttori offre modelli con una protezione antiperforazione in materiale tessile. Il vantaggio di questi modelli rende la scarpa più leggera flessibile offrendo anche un miglior isolamento termico. Materiali tipo Kevlar o compositi ad alta densità garantiscono un livello di sicurezza a norma. Cuciti di solito alla tomaia della calzatura questo tipo di lamina protegge l‘intera pianta del piede.
Consiglio: chi spesso ha freddo ai piedi o cerca una scarpa leggera, comoda, pieghevole preferisce la lamina in tessile
Per alcuni mansioni e ambienti di lavoro la lamina antiperforazione non è richiesta dal DPI o può essere anche controproduttivo. Per esempio in casi dove si ha bisogno di un elevato grip della suola, senza che c‘è rischio di perforazione della pianta del piede. Anche la scarpa da lavoro del cuoco non necessita di una lamina antiperforazione.
Perchè da dress&safe trovi soprattutto scarpe S1P e S3?
Oltre ai requisiti base (SB), le calzature antinfortunistiche S1P e quelle S3 possiedono una suola antiperforazione, sono antistatici, assorbono l‘energia nella zona del tallone e hanno una suola resistente agli idrocarburi. Anche con protezione contro la perforazione i nuovi materiali garantiscono una ottimale flessibilità della suola e un comfort alto, se non si sceglie proprio i modelli base a basso prezzo.
Le scarpe antinfortunistiche per saldatori Welder S3 e ISSA Line sono adatte per chi effettua il lavoro di saldatore. La protezione metatarsale di queste scarpe protegge ulteriormente il piede. In alternativa abbiamo in programma anche una protezione metatarsale che si può combinare con altre scarpe antinfortunistiche.
Calzatura alta o bassa? La scarpa antinfortunistica alta di solito viene scelta per l'inverno, ma non solo. La protezione aggiuntiva ed il supporto della caviglia sono i vantaggi principali. Quelle basse invece sono le più vendute. I vantaggi principali sono la libertà di movimento ed il peso ridotto rispetto a quelle alte.
Per chi esegue installazioni civili e industriali sono previste le calzature senza parti metalliche. Puntale in materiale composito e lamina in tessile garantiscono comunque la piena protezione del piede e corrispondono alle norme.
Per ridurre il rischio di scariche elettrostatiche verso componenti elettronici la scarpa con la sigla ESD è la scelta giusta.
In confronto alle scarpe S1P, quelli S3 sono idrorepellenti all‘acqua e più idonei per elettricisti che lavorano su pavimenti bagnati ed all‘aperto. Tra i modelli S1P si trovano quelli comodi, leggeri, traspiranti e così più adatti per chi lavora all‘interno.
Note: alta tensione. Lavorando su impianti con alta tensione oltre alle scarpe antinfortunistiche è previsto anche l‘uso di un tappeto isolante e guanti in gomma.
Vedi anche la pagina dedicata all’abbigliamento da lavoro per elettricisti, dove trovi anche le scarpe più vendute.
Scarpe antinfortunistiche per idraulici La scarpa antinfortunistica è un indumento molto personale. Ogni persona ha il piede diverso. Per questo motivo trovare la scarpa antinfortunistica adatta non è facile.
L’idraulico lavori spesso in ambienti umidi e a contatto con l’acqua, per questo motivo consigliamo di utilizzare scarpe antinfortunistiche S3 con la certificazione EN ISO 20345 che sono idrorepellenti. Di solito vengono usate scarpe antinfortunistiche alte. Questo per la maggior protezione della caviglia. Ma anche questo è una scelta molto personale.
L’idraulico che fa la manutenzione dei impianti oppure opera nel settore privato non ha bisogno necessariamente di scarpe antinfortunistiche con la certificazione S3. Preferisce scarpe antinfortunistiche basse, traspiranti e leggere, soprattutto in estate. Sono scarpe antinfortunistiche con la certificazione S1P, che però rispettano comunque le normative cantieristiche ma mediamente sono più leggere. Ecco qualche proposta di dress&safe per quanto riguardano scarpe antinfortunistiche basse con la certificazione EN ISO 20345 S1P.
Vedi anche la pagina dedicata all’abbigliamento da lavoro per installatori idraulici, dove trovi anche le scarpe più vendute.
Come anche sulle scarpe normali, i numeri indicati dei produttori non corrispondono sempre. Questo vale anche per le scarpe antinfortunistiche. Ma la soluzione c’è, ed è anche semplice.
Trovare il numero giusto su dress&safe è semplice. Per evitare di sbagliare, nella descrizione di ogni modello è riportato una tabella che ti aiuta a trovare il numero giusto. Ecco come si procede:
Per primo si misura la lunghezza del piede in millimetri. consigliamo di mettere anche una calza con uno spessore che si usa di solito con le scarpe da lavoro. Posizionare un foglio di carta A4 sul pavimento con contatto al lato corto a una parete. Salire sulla carta, appoggiando il tallone del piede contro la parete. Segnare sulla carta con una matita il punto del dito più lontano dal muro. Misurare la lunghezza in millimetri. Confrontare nella tabella del modello di scarpa la misura misurata con il numero corrispondente. Nel caso che la misura non corrisponde esattamente, perciò si trova tra due numeri di scarpa, consigliamo di scegliere la taglia più grande della scarpa.
Qui puoi trovare la descrizione figurata come misurare il piede.
Note: da esperienza possiamo dire che procedendo in questo modo, quasi tutti trovano il numero giusto. Se dovrebbe capitare di ordinare il numero di scarpa troppo piccolo o grande, hai sempre la possibilità di cambiarla con la garanzia soddisfatto o rimborsato offerta da dress&safe.